Sincronicità A ventun anni facevo lo studente, mangiavo pizza cinque giorni su sette e vivevo in un buco da quattrocentoottantaquattromila lire al mese; nella zona est della città. Ricordate la réclame delle caramelle Polo? Si chiudeva con una voce maschile, imperturbabile, che declamava un artico editto: Polo, il buco con la menta intorno . Ecco, il mio buco era simile, solo che intorno, invece della menta, c’erano palazzi abitati da pupazzi, che non vedevo mai. Sapevo ch’erano gremiti di gente, lo testimoniavano pure le antenne che, a bizzeffe, spuntavano fitte fitte sopra i tetti. Ma per me erano costruzioni fantasma. Tutti conoscevano tutti, ma io non conoscevo nessuno, se escludiamo i malcapitati che fluttuavano attorno (e dentro) al mio stesso residence. Residenza in cui vissi due anni e, a parte qualche piacevole fuoriprogramma, il bilancio fu decisamente negativo. Vi racconto solo com’è che me ne andai, di punto in bianco. Quella che presi in affitto, o
Quanta maestria in poche parole, (A)micheTTo mio!
RispondiEliminaFotografi la delusione, scarnamente, in carne ed ossa e un'aspettativa, fin troppo in carne e messa a stecchetto. E lo fai con una coesione che le sovrappone e le personifica a differenza di come, generalmente, sono pensate: agli antipodi. È come se avessero lo stesso corpo.
È un po' quello che succede quando costruiamo castelli in aria che sono manieri per imponenza, però poi un alito di vento li ridimensiona a nuvole.
In questa chiave se la delusione è un "resto", e quindi tutto ciò che resta, è perchè la banconota dell'aspettativa era di grosso taglio.
(T)i (S)tringo, più che con ciò che avanza, con quello che (T)racima!
Eh, già, (A)micheTTa mia, è proprio come dici: "se la delusione è un resto, e quindi tutto ciò che resta, è perché la banconota dell'aspettativa era di grosso taglio."
EliminaDando per scontato che la delusione provata sia direttamente proporzionale all'importanza del legame in gioco, c'è da dire, tuttavia, che certe delusioni non sono affatto longeve.
E quando accade questo? Quando sono figlie di una bufera senza confini! In certe litigate volano piatti, bombolette di panna e uova... Ma prima dell'alba (o nel giro di due albe!) si finisce a tarallucci e vino, più uniti di prima. E con le stoviglie da ricomprare! 😝
(T)i (A)bbraccio forte forte, ma niente scale stavolta! ❤