Anacronistico




«Aspetta, figliuolo! Non te ne andare così, parliamone!», mi corse dietro mio papà.
    «Non mi piacciono le ragazze di oggi», gli dissi stizzito, inchiodandomi sull'uscio.
    «E come fai a dirlo? Ce ne sono così tante!», tentò di ammansirmi. «Non ti ho per caso insegnato che non bisogna mai generalizzare? Che non bisogna mai fare di tutta l'erba un fascio?», completò il treno dei cliché menando in aria un dito ammonitore.
    «Non mi piacciono le donne con i tatuaggi», sentenziai apatico.
    «Ma figliuolo...», spalancò le braccia ed esclamò: «Oggi sono tutte tatuate!», all'ultima sillaba accodò un ineffabile sorriso lapalissiano.
    «Appunto», dissi io, e me ne andai.

Commenti

  1. Sirtao26 gennaio 2023 alle ore 13:27

    Arguto e divertente questo scambio di battute così atipico tra un padre progressista e un figlio all'antica, in cui tutto sommato il dilemma del tatuaggio scolorisce al cospetto del solo argomento su cui sono entrambi d'accordo: far di tutta l'erba un fascio.
    Quando poi, delle debite distinzioni, campa un'erboristeria...
    Complimenti, (A)micheTTo mio!
    (T)i (A)bbraccio!!! <3

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    Risposte
    1. Massimiliano Marigliani Costanzo27 gennaio 2023 alle ore 19:29

      Ed è proprio così, (A)micheTTa mia. Volevo veicolare un messaggio verosimile, ma annegato tra le righe. Uno stralcio che non fosse superficiale. Quel dito ammonitore del padre, quella ramanzina alla quale credeva davvero. Eppure, lui stesso, immediatamente dopo, come efficacemente hai rilevato, si lancia in una ingenua generalizzazione: <>
      MORALE: Siamo tutti perfettibili, ed è così facile cadere in fallo, pur credendo fermamente d'avere la ragione cacciata nel proprio sacco.

      (T)i (A)bbraccio forte! <3

      Elimina

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