Un punto, per ogni taglio
Amore. Punto e taglio |
In certi frangenti incerti, ero sopraffatto dal terrore
che tu mi facessi soffrire, che mi scoccassi una di quelle tue parole
appuntite, e avvelenate.
che tu mi facessi soffrire, che mi scoccassi una di quelle tue parole
appuntite, e avvelenate.
Dicevi il vero.
Ma quello che mi stordiva, inebetiva e faceva male,
non era la caratura delle accuse,
ma l'esternazione delle stesse.
Mi domandavo, incredulo, come potesse una donna
che si dichiarava innamorata, risultare così ferale
contro l'oggetto del proprio amore.
Ci vollero alcuni anni, ma capii: era necessario.
Quelle parole, quel veleno,
le mie lacrime.
Era tutto necessario.
Senza, non avresti potuto uccidere il mio amore,
e liberarmi.
Li trovo potenti. Versi che si muovono lungo un asse di drammaticità. Alla fine però è come se, calato il sipario, si preannunci un nuovo inizio.
RispondiEliminaScrivo in prosa, e mi racconto in versi. I versi sono il linguaggio dell'anima. Quando il fardello che calca le spalle si fa troppo opprimente, ognuno risolve come può. Io m'affido alla pagina. A volte funziona.
EliminaTornando alla poesia...
Questa la scrissi alcuni fa. Ho ripreso in mano i vecchi taccuini e l'ho battuta al computer. Ogni tanto lo faccio. Molti dei miei scritti sono ancora a matita. A volte li tradisco pubblicandoli.