Un punto, per ogni taglio

 

Poesia: Amore punto e taglio
Amore. Punto e taglio


In certi frangenti incerti, ero sopraffatto dal terrore
che tu mi facessi soffrire, che mi scoccassi una di quelle tue parole
appuntite, e avvelenate.

Dicevi il vero.
Ma quello che mi stordiva, inebetiva e faceva male,
non era la caratura delle accuse,
ma l'esternazione delle stesse.

Mi domandavo, incredulo, come potesse una donna
che si dichiarava innamorata, risultare così ferale
contro l'oggetto del proprio amore. 

Ci vollero alcuni anni, ma capii: era necessario.
Quelle parole, quel veleno,
le mie lacrime.

Era tutto necessario.
Senza, non avresti potuto uccidere il mio amore,
e liberarmi.

Commenti

  1. Li trovo potenti. Versi che si muovono lungo un asse di drammaticità. Alla fine però è come se, calato il sipario, si preannunci un nuovo inizio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Scrivo in prosa, e mi racconto in versi. I versi sono il linguaggio dell'anima. Quando il fardello che calca le spalle si fa troppo opprimente, ognuno risolve come può. Io m'affido alla pagina. A volte funziona.

      Tornando alla poesia...
      Questa la scrissi alcuni fa. Ho ripreso in mano i vecchi taccuini e l'ho battuta al computer. Ogni tanto lo faccio. Molti dei miei scritti sono ancora a matita. A volte li tradisco pubblicandoli.

      Elimina
  2. Purtroppo proprio quando amiamo e crediamo di essere amati ci arrivano le ferite peggiori. Sono sempre stata affascinata dalla trasformazione dell'amore. È inutile essere ipocrita, io sono stata da entrambe le parti: sono stata quella che ha dovuto liberarsi da un amore sbagliato e quella che ha tormentato un cuore buono (non volutamente e con cattiveria, semplicemente quando non ami più chi ti ama ancora ti trasforma per forza di cose nel cattivo della storia). Quel che è certo è che bisogna però volere andare avanti, perché a volte ho l'impressione che siamo noi i primi a voler rimanere attaccati a certi punti ed a volerli riaprire invece di lasciare che diventino cicatrici lontane nel tempo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti dico la mia...
      Che l'amore di coppia abbia una scadenza, non rappresenta per me una primizia da almeno un paio di decenni. La prima delusione importante, dovrebbe fare sempre scuola.

      Con questi versi, ho voluto accendere il faro su una circostanza ben precisa: quando si ricorre a parole che feriscono (con la consapevolezza di ferire) a lungo termine. Non parlo delle normali litigate, ove ci si dice tutto e il contrario di tutto, ma dopo la sfuriata, spesso, si torna a stare come prima o addirittura meglio di prima. Parlo, invece, di quelle frasi che insistono sulle fragilità, che allargano ferite già in essere e dalle quali, poi, è assai più complicato rialzarsi, fidarsi.
      I rapporti scadono, è un dato di fatto. Ma è pure peggio quando scadono le persone.

      Ti ringrazio per avermi letto, gentile Paola. Ti auguro un sereno fine settimana.

      Elimina
  3. Quel "ferale" che usi, da cui è possibile percepire ancora l'odore di una ferita, è tanto inadatto all'amore, quanto probabile. È come se fosse implicito che nell'atto di amare dovremo soffrire perchè, pur in assenza di un bersaglio e di una freccia, è lampante che, se ci innamoriamo, è perchè qualcuno ci deve aver "colpito".
    Da quell'impatto in poi, al colpo dovrebbero subentrare baci e carezze che forgino l'intimità. Se quel che ci spetta è uno stillicidio, meglio, allora, la difesa, perchè all'esser fieri di saper amare per aver amato, è preferibile esser certi di saper amare per esserci amati.
    Una (C)arezza che (G)uarisce a (T)e che sei il mio solo (A)micheTTo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La lingua è affilata spada, le parole frecce velenose.
      Parte tutto da qui, (A)micheTTa mia. Ed è un concetto universale, "sempreverde".
      Alla base dei versi c'è l'incredulità. Come credere che le frecce scocchino avvelenate da innamorata lingua?
      A volte, per acquietare l'anima, tra le spiegazioni, basta darsi la più semplice, ovvero che la lingua non fosse innamorata, benché lo giurasse.

      È bella la (T)ua visione successiva alla ricezione del "colpo": Da quell'impatto in poi, al colpo dovrebbero subentrare baci e carezze che forgino l'intimità.

      (T)i voglio (B)ene, mia (U)nica (A)micheTTa.

      Elimina
  4. Come può l'amore far soffrire?
    Forse è l'amato o l'amata a far soffrire ma l'amore no.

    C'è una sostanziale differenza in ciò che ho scritto e penso che molti di noi non conoscano davvero l'amore.

    Nell'ultima frase c'è un gran senso e credo che sia lo stesso che ho cercato di scrivere nel commento.

    Ciao Massimiliano:)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, sono naturalmente d'accordo sul senso di ciò che esprimi: il "colpevole" non è il sentimento dell'amore.
      Nei versi che qui ho pubblicato, tento di traslare, dal generale al particolare, l'antico adagio: "Ne uccide più la lingua che la spada".
      E la domanda che mi pongo è: esulando dai fisiologici battibecchi di coppia, una persona davvero innamorata di un'altra, è capace scientemente di "far male" a quest'ultima approfittando dei suoi punti deboli?
      La risposta che mi sono dato è negativa: una persona DAVVERO innamorata, non ferisce sapendo di ferire.

      Vedi, sono i sentimenti a tenerci in vita. L'amore, tra questi, è il più potente. Tant'è che financo "instupidisce", quando siamo innamorati vediamo quello che vogliamo vedere, ed è anche giusto che sia così, la componente irrazionale è quella che ci fa accelerare il cuore. Poi, il tempo, fa quello che ha sempre fatto...
      Ecco perché in questo mio blog trovi tante pagine dedicate ai sentimenti, alle passioni, al dolore, ma ahimè anche al disincanto.

      Grazie ancora per avermi letto, ti auguro una splendida domenica.
      Un sorriso :-) di buon auspicio.

      Elimina
    2. "Ecco perché in questo mio blog trovi tante pagine dedicate ai sentimenti, alle passioni, al dolore, ma ahimè anche al disincanto"

      In questo blog c'è autenticità esattamente come l'amore , altrimenti non è tale e te non saresti ciò che scrivi .
      Si può fingere su tante cose e di base non amare se stessi ,come si può amare l'altro ?Credo che chi ferisce di proposito la persona che dice di amare ,non ami e non rispetti se stesso/a, in primis.Alla fine però quello che è importante è che chi subisce non modifichi per delusione o risentimento il Suo modo di amare ,che grazie al tempo fa vedere più chiaramente un proseguimento nell'altro che non era di entrambi .Ti abbraccio

      Elimina
    3. Vedi, hai toccato un argomento chiave: "Alla fine però quello che è importante è che chi subisce non modifichi per delusione o risentimento il Suo modo di amare...".
      Questa cosa che dici, poggia sull'indole della persona: un'anima sensibile e romantica, sarà portata ad approcciarsi all'amore sempre secondo le proprie naturali inclinazioni; non credo che possa trasformarsi in "cattivo" chi è REALMENTE buono.
      Tuttavia, ciò che personalmente ho esperimentato è il disincanto, dovuto alla consapevolezza di come, con la complicità del tempo, le persone possano cambiare. Inaspettatamente. Anche quando avresti scommesso ogni tuo avere sul fatto che mai sarebbe potuto accadere.
      E allora, è vero che non bisogna cambiare il proprio modo di amare, ma è parimenti vero che fatichi a credere ciecamente a chi verrà dopo, perché l'animo non è come il corpo, non lo scorgi completamente, vedi solo quello che emerge...

      Un abbraccio, sereno giovedì di fine gennaio...

      Elimina
    4. Mi soffermo ancora un po qui con te perché in ciò che scrivi mi hai riportato ad un testo bellissimo di Ferradini ,non so se lo conosci , Teorema .

      Scrivi: "E allora, è vero che non bisogna cambiare il proprio modo di amare, ma è parimenti vero che fatichi a credere ciecamente a chi verrà dopo, perché l'animo non è come il corpo, non lo scorgi completamente, vedi solo quello che emerge"

      E Ferradini ti risponde:
      "No caro amico non sono d'accordo!
      Parli da uomo ferito.
      Pezzo di pane!
      Lei se n'è andata e tu non hai resistito.
      Non esistono leggi d'amore:
      basta essere quello che sei.
      Lascia aperta la porta del cuore
      e vedrai che una donna è già in cerca di te.
      Senza l'amore un uomo che cos'è?
      Su questo sarai d'accordo con me.
      Senza l'amore un uomo che cos'è?
      E' questa l'unica legge che c'è".

      Sono solita vedere connessioni,un mio difetto chissà,ti prego di perdonarmi:)non voglio sembrarti inopportuna e certamente non posso aiutarti.Ma credo che tu abbia compreso molto bene l'importanza dell'amore nella nostra esistenza terrena,molte volte non è nemmeno nella reciprocità tra una donna e un uomo la sua realizzazione,ma proprio nelle prove che dobbiamo superare senza MAI perdere quella "naturale inclinazione di anima sensibile e romantica".

      Grazie ti lascio un saluto e un abbraccio,ciao stai bene:)

      Elimina
    5. Certo che conosco Teorema! Trovo che sia un brano di una intensità unica, per di più cantata magistralmente.
      Sei stata gentilissima, ti ringrazio e allo stesso tempo voglio "rassicurarti": sto bene e non perderò la mia naturale inclinazione di anima sensibile e romantica. ;-) ;-)
      Sono d'accordo con te e Ferradini, faccio solo un PERSONALISSIMO appunto prendendo spunto dalla strofa che hai riportato.
      È solo all'inizio che ti senti ferito, poi, col passare del tempo, i postumi della ferita si trasformano in delusione e alla fine rimane la consapevolezza, che serve solo a ricordare che il mondo non è perfetto e i suoi abitanti (talvolta) volubili.

      Grazie per aver trovato il tempo di sostare al mio desco, ti lascio un abbraccio e ti auguro un sereno fine settimana. Un sorriso, di buon auspicio!

      Elimina
  5. Come stai? Anche tu non scrivi da un po' :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao, Paola... Scrivo, scrivo, diciamo che non pubblico, o meglio, non l'ho fatto per qualche mese :-)
      Sono in fase riflessiva, ma sto bene. Verrò a leggerti presto.

      Ti ringrazio per il gradito pensiero e per essere passata.
      Buon fine settimana!

      Elimina

Posta un commento

Vuoi chiedermi qualcosa?

Lettori fissi

Post più letti di sempre

Nudo

Tutto inizia. Il meglio finisce. Perché mai diventi il peggio.

Il viaggio di G. Mastorna - Il film maledetto di Federico Fellini

Post più popolari

Il mio eucalyptus

Buona la prima (longevità della parola data)