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Visualizzazione dei post da aprile, 2024

in AMORE e in GUERRA

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Certe volte, uno è così accecato dalla guerra, che non s’accorge che l’ amore è già morto.

Dita sparse

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  Oggi ho veduto le nostra dita sciogliersi, e i nostri passi farsi binario: così vicini da adocchiarsi e, purtuttavia, così limpidi nell'efficace  precludersi . Mi viene da pensare a quando avevo sei anni: il primo giorno di scuola. Era la prima volta che esperimentavo il sentimento del distacco dalla famiglia: all'asilo non c'ero mai stato. La mia mamma mi diede un bacio nell'atrio, si sganciò dalla mia mano e mi spinse ad entrare in quella che tutti chiamavano aula e che, per cinque anni, avrebbe fatto la staffetta con casa mia. Normale. Banale. Eppure, quello stato d'animo m'è così vivido , nonostante i quarant'anni passati. Nessun altro primo giorno di scuola, nemmeno quello della maturità, ha saputo insegnarmi meglio che, per quanto amore possa ruotarti attorno, ci sono viaggi che vanno avviati da soli. Se mi chiedessero: Cosa ti manca, oggi? Risponderei: Mi manca inciampare in te, oggi. A domani, penseremo domani.

Giallo italiano: MORTE DI UNA COMMESSA (bonus Capitolo 2)

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  2 Sabato | ore 18:00 La BMW del commissario Massimo Del Monaco arrivò al semaforo giallo in fondo al Pantanaccio con il lampeggiante acceso. Il climatizzatore, regolato alla massima potenza, ghiacciava i vetri che, intimiditi dagli altoparlanti, tremavano indefessi. La batteria di Ulrich aveva appena tuonato sull’arpeggio in MI minore di Nothing Else Matters: la voce sporca di James Hetfield si diffuse nell’abitacolo.  So close no matter how far Couldn't be much more from the heart Forever trusting who we are And nothing else matters Gettò un’occhiata furtiva all’incrocio e svoltò a sinistra pestando violentemente sull'acceleratore.   La carreggiata era stretta e alberata: una schiera di eucalyptus frangivento svettavano lungo i margini, scortando la strada per oltre quattro chilometri fino all’innesto con l’Appia. Proseguì a velocità sostenuta per un bel pezzo. Dopo il capitello votivo, sollevò il piede dal gas viaggiando a passo d’uomo, finché non vide spuntare die

Giallo italiano: MORTE DI UNA COMMESSA (bonus Capitolo 1)

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  1 Lidia se ne stava lì, in piedi, con le reni addossate allo stipite della porta e lo sguardo trasognante. I raggi del primo mattino filtravano dalla tenda della finestra grande, e le inondavano il viso d'arcani arabeschi. Un andirivieni luminoso e tiepido che giocherellava con gli occhi, assottigliandoli, nel mentre che le iridi sfavillavano cesie. Dentro il suo vestitino di chiffon aveva assunto una posa da funambola, con le gambe incrociate e gli stivaletti uno avanti all’altro. Una borsetta a tracolla color beige, in pendant con le calzature, le scendeva lungo un fianco fino all’attaccatura della coscia. Un braccio le cadeva mollemente lungo il corpo, mentre l'altro, il destro, figurava sollevato all’altezza della spalla, e nell'incavo della mano, una ciocca di capelli scivolava morbida. Lenta, incessante, per incanto di quelle dita così finemente affusolate e toniche, come quelle di un’arpista. Alla sommità le unghie: laccate d'un rosa confetto, in nuance con

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