Scena al lago di Fogliano Ho voglia di farvi leggere un mio brano, tratto dal romanzo giallo che ho pubblicato meno di un anno fa: MORTE DI UNA COMMESSA . Mesi or sono, scrissi un post dove ne raccontavo il dietro le quinte , chi avesse voglia di leggerlo, e di leggermi, questo è il link alla pagina: MORTE DI UNA COMMESSA . Nonostante il romanzo sia un giallo, all'interno ho inserito una trama secondaria, romantica, introspettiva e passionale, che culminerà nelle ultimissime pagine. I protagonisti della narrazione sono il commissario MASSIMO DEL MONACO e la dottoressa KRISS TERZI, medico legale. Il capitolo che ho scelto di farvi conoscere, comincia con Massimo che raggiunge Kriss in un luogo incantevole dell'Agro Pontino: il lago di Fogliano. I due non si conoscono da tanto, ma tra di loro c'è un magnetismo raro. È in questa scena che, il loro rapporto, cambierà inesorabilmente. Mi auguro che, in qualche modo, vi piaccia.
Di fronte a un fatto mai vissuto anche la persona "differente" può cessare di esserlo. Bisogna capirlo e credere ancora in quella persona.
RispondiEliminaIo penso che l'indifferenza abbia un peso relativo: dipende fortemente da chi la esercita. Se la subisco da una persona per me "trascurabile", non mi reca alcun danno; anzi, mi permette per l'appunto di "pesare" una persona.
EliminaIl problema è l'indifferenza delle persone che reputi (o reputavi) importanti...
Buonissima sera, caro Gus.
Quanto è grande la tua ragione!! Un abbraccio senza indifferenza!
EliminaCara Rosa,
Eliminaimmaginavo tu concordassi con questa mia breve riflessione.
Fanno male le aspettative tradite, ecco perché dovremmo sempre non averne. Patiamo l'indifferenza di chi, per noi, incarna qualcosa di importante. Se a farci "soffrire" è qualcuno di esiguo "peso" all'interno della nostra quotidianità, per stare meglio, è sufficiente (qualora possibile) allontanarlo, allontanarsi.
Ricambio con sincerità il tuo abbraccio!
Sereno giovedì di questo freddo gennaio.
Il disprezzo è qualcosa che non sono certo di conoscere. Ci dovrei riflettere...
RispondiEliminaL'indifferenza la conosco bene e, talvolta, sono stato costretto ad esercitarla anch'io: per evitare litigi senza senso.
Buon mercoledì sera.
Spesso c'è differenza tra l'indifferenza che pensiamo di subire e l'indifferenza che effettivamente ci viene riservata. Il giudizio è sempre relativo.
RispondiEliminaUn abbraccio grande
L'unica indifferenza che per me conta qualcosa, forse perché mi procura una certa sofferenza, è quella che potrebbero riservarmi le persone alle quali tengo. E poi, mi auguro per loro che siano nella ragione... ;-) ;-)
EliminaUn forte abbraccio, Regina carissima.
Ciao Buongiorno come stai? Accetti uno seguendo il blog dell'altro? Possiamo essere amici (non c'è distanza per l'amicizia) e collaborare con i nostri blog. https://viagenspelobrasilerio.blogspot.com/?m=1
RispondiEliminaCiao, gentile Luiz... Certo. Ho già provveduto a seguire il tuo blog. Ti ringrazio e ti auguro una buona giornata.
EliminaPregiatissimo zio, come sempre i miei più vivi complimenti, spero non ti siano indiffetenti. Proposito carissimo dott. Pregiato Zio Massimiliano, domani sera sarò da te per cui, penso dovrai subire la mia presenza sublime
RispondiEliminaI tuoi complimenti, così come i tuoi pensieri, non potranno mai essermi indifferenti! Come ben sai, in questi giorni, ho problemi di deambulazione e non sono riuscito a fare la spesa. Ho, tuttavia, la ghiacciaia piena di pescato: tornerai a casa a pancia piena, anzi: rotolando... ;-) ;-)
EliminaZio Massimiliano dottor pregiato, io sono già in autostrada e ho con me una fornitura di pesce che neanche te lo immagini. Andremo rotolando insieme
RispondiEliminaPregiatissimo nipote...
EliminaNon vedo l'ora di spargere le spezie delle mie aiuole sul pescato. So che preferisci la Fiorentina, ma con questo caldo, una bella grigliata di pesce in notturna ci sta proprio bene...
Ti farò leccare piatto, baffi e griglia...
Emily Dickinson, secoli fa, distingueva le pecore dai capri: "Conosco vite della cui mancanza non soffrirei affatto, di altre invece ogni attimo di assenza mi sembrerebbe eterno".
RispondiEliminaÈ innegabile. La bilancia che pesa i nostri affetti è tutt'altro che precisa: qualcuno è di peso, qualcun altro, invece, un peso ce l'ha. Solo chi è importante lo accogliamo al lordo del suo peso, mentre tutti gli altri al netto, perchè ci sembra inammissibile doverne sopportare una "tara".
La (T)ua (S)ensibilità, (A)micheTTo mio, che a (T)e sembra una condanna, è la mia stanza più accogliente, una tazza di caffè fumante (con spruzzatina di panna), un tappeto morbido davanti al camino.
Eh, già! Lo so io perché è la (T)ua stanza più (A)ccogliente! 🙈😍
EliminaGuarda... mi sono appena preparato la mia tazzina di caffè fumante con panna fresca e l'ho pure fotografata, ma non so se posso mostrartela... Esibisce tinte e forme lussureggianti! 🙈😝😎💄☕
Uhm... Uhm...
In attesa di un (T)uo non-silenzio-assenso, (T)I (A)bbraccio col camino smorzato... 😎