L'(A)bbraccio. Il silenzio di cento parole.
Della sinfonia di cento parole,
l'(A)bbraccio,
ne narrò il silenzio.
M.
(L'uomo dei difetti...)
(L'uomo dei difetti...)
[Post Scriptum]
Spesso mi è stato domandato il perché io utilizzassi in talune occasioni le parentesi tonde. L'arcano è presto svelato. Si tratta di una notazione che chiamo: notazione parentetica. Un vezzo per taluni. Di grande enfasi, per me. Le parentesi tonde vanno considerate alla stregua di due BRACCIA FORTI e allo stesso tempo DELICATE che PROTEGGONO l'oggetto del loro abbraccio. Scelsi questa notazione molto tempo fa per argomentare la differenza, a mio avviso, in essere, tra (A)micizia e amicizia. Fondamentalmente serve per dar enfasi ad una parola o concetto. Per inciso: "(S)plendido" è un po' come dire "splendido", ma con l'aggiunta di un sentimento ovvero di vera partecipazione. E così l'abbraccio è dissimile dall'(A)bbraccio. Perché dentro un (A)bbraccio ci può essere un mondo che neanche il classico amore saprebbe come raccontare.