L'ombra del Giovane Holden: L'assassinio di John Lennon

 

John Lennon
John Lennon

L'8 dicembre 1980, il mondo fu sconvolto dall'omicidio di John Lennon, leggendario cantautore e icona della cultura pop. L'assassino, Mark David Chapman, si era appostamento all'esterno del Dakota Building, l'appartamento di Lennon a New York, attendendolo per ore. Quando Lennon e sua moglie Yoko Ono uscirono dall'edificio, Chapman sparò cinque colpi di pistola, uccidendo Lennon all'istante.

L'omicidio di Lennon lasciò il mondo attonito e addolorato. Ma ancora più sconvolgente fu la scoperta che Chapman portava con sé una copia (abbondantemente sottolineata) del romanzo Il Giovane Holden di Jerome David Salinger. Questo dettaglio ha portato a una serie di speculazioni sul possibile legame tra l'assassinio e il romanzo.

Le connessioni tra Chapman e Il Giovane Holden.

  • Alienazione e rabbia: Il protagonista del romanzo, Holden Caulfield, è un adolescente alienato e disilluso che nutre rabbia e risentimento verso il mondo che lo circonda. Chapman si identificava fortemente con Holden, vedendolo come un riflesso della propria rabbia e frustrazione.

  • Violenza e fantasia: Nel romanzo, Holden fantastica di compiere atti di violenza contro le persone che lo circondano. Chapman ha ammesso di aver preso ispirazione da queste fantasie per pianificare l'omicidio di Lennon.

  • Fama e celebrità: Holden disprezza le celebrità e le considera ipocrite e superficiali. Chapman vedeva Lennon come l'incarnazione di tutto ciò che odiava di fama e celebrità, e lo considerava un bersaglio ideale per la sua rabbia.

La diatriba sul ruolo del romanzo.

L'associazione tra l'omicidio di Lennon e Il Giovane Holden ha acceso un acceso dibattito sul ruolo che il romanzo potrebbe aver avuto nel delitto. Alcuni sostengono che il romanzo abbia istigato Chapman alla violenza, mentre altri affermano che sia stato semplicemente un oggetto che Chapman ha usato per giustificare le sue azioni preesistenti.
Indipendentemente dal ruolo effettivo del romanzo, l'omicidio di Lennon rimane un evento tragico che ha scosso il mondo. La connessione con Il Giovane Holden serve come un inquietante promemoria del potere che la letteratura può avere sulla mente umana, e l'importanza di comprendere le tematiche complesse e potenzialmente pericolose che può esplorare.
È importante sottolineare che la stragrande maggioranza dei lettori del romanzo non viene istigata alla violenza. Il romanzo è un'opera di finzione complessa che esplora temi universali di alienazione, rabbia e disillusione. Tuttavia, è fondamentale essere consapevoli del potenziale impatto emotivo che opere di questo genere possono avere su alcuni individui, soprattutto su quelli già predisposti a comportamenti violenti.

Inoltre, leggendo il libro, si evince quanto il sedicenne Holden sia sensibile e prediliga la diatriba verbale allo scontro fisico e lui stesso afferma di essere un pacifista. Dopo averle prese da Ward Stradlater, il suo compagno di stanza: «Mai visto un macello così in tutta la mia vita. Avevo sangue sulla bocca, sul mento, perfino sul pigiama e sulla vestaglia. Un po' mi spaventava e un po' mi affascinava. Mi dava una cert'aria da duro. In vita mia avevo fatto a cazzotti solo un paio di volte, e le avevo buscate tutt'e due le volte. Non sono tanto duro. Sono pacifista, se proprio volete saperlo.»

L'omicidio di John Lennon è stato una tragedia che ha segnato per sempre la storia della musica e della cultura pop. Il legame con
Il Giovane Holden serve come un monito sul potere delle parole e sulla necessità di una maggiore comprensione della salute mentale.


Dakota Building
Il Dakota building


L'assassino, Mark David Chapman, era un fan americano dei Beatles, geloso e infuriato dallo stile di vita di Lennon, nonché dal suo commento del 1966 secondo cui i Beatles erano "più popolari di Gesù". 

Chapman pianificò l'omicidio per diversi mesi e attese Lennon al Dakota la mattina dell'8 dicembre. Nel primo pomeriggio, Chapman incontrò Lennon, che gli firmò una copia dell'album "Double Fantasy" per poi dirigersi a una sessione di registrazione alla Record Plant. Più tardi quella notte, Lennon e sua moglie Yoko Ono tornarono al Dakota. Mentre si avvicinavano all'ingresso dell'edificio, Chapman sparò cinque proiettili a punta cava da un revolver calibro 38 special, quattro dei quali colpirono Lennon alla schiena. Lennon fu trasportato d'urgenza all'ospedale Roosevelt in un'auto della polizia, dove venne dichiarato morto all'arrivo all'età di 40 anni. Chapman rimase sulla scena del crimine leggendo Il Giovane Holden fino al momento dell'arresto. In seguito si scoprì che Chapman aveva preso in considerazione anche David Bowie, amico di Lennon, come potenziale bersaglio.

In tutto il mondo ci fu un'ondata di dolore; la gente si radunò all'ospedale Roosevelt e davanti al Dakota, e almeno tre fan dei Beatles si tolsero la vita. Il giorno successivo all'omicidio, Lennon fu cremato al cimitero di Ferncliff a Hartsdale, New York.

In luogo di un funerale, Yoko Ono chiese dieci minuti di silenzio in tutto il mondo. Chapman si dichiarò colpevole dell'omicidio di Lennon e fu condannato a una pena detentiva da un minimo di venti anni all'ergastolo. Nell'anno 2000 ha completato di scontare la sua pena minima e secondo le legge americana ogni due anni può richiedere la libertà condizionale, che gli è stata negata per tredici volte.


L'entrata del Dakota sulla 72esima Strada, dove Lennon fu colpito

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