Il turgore di quella sola notte.
Il turgore di quella sola notte |
Dallo squarcio l'aurora s'avventò sulla fanciulla,
e su quelle labbra, che tumide,
or ora laceranti, saggiavano;
e arroventate e poi sapienti,
la risanavano.
Perché al mistero mai s'arrese
giacché ella l'ebbe scelte.
E cullata fosse anche tra un milione,
ovunque, l'avrebbe ravvisate.
Perché di quei baci stagliò il fragore
allorquando spumeggianti l'avviluppavano,
e poi morbidi, e lascivi,
la riassettavano.
Nel turgore,
detonante,
di quella sola notte.
Così come l'indaco non discioglie,
la voluttà di quell'incanto la resa ebbra e orgogliosa e fiera,
dacché adesso, ella sapeva...
M.
(L'uomo dei difetti...)