Il turgore di quella sola notte Dallo squarcio l'aurora s'avventò sulla fanciulla, e su quelle labbra, che tumide, or ora laceranti, saggiavano; e arroventate e poi sapienti, la risanavano. Perché al mistero mai s'arrese giacché ella l'ebbe scelte . E cullata fosse anche tra un milione, ovunque, l'avrebbe ravvisate. Perché di quei baci stagliò il fragore allorquando spumeggianti l'avviluppavano, e poi morbidi, e lascivi, la riassettavano. Nel turgore, detonante, di quella sola notte. Così come l'indaco non discioglie, la voluttà di quell'incanto la resa ebbra e orgogliosa e fiera, dacché adesso, ella sapeva... M. ( L'uomo dei difetti... )