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Visualizzazione dei post da dicembre, 2019

Come ago, in ogni mia cruna.

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Ti voglio in ogni mia cruna Ero come un'ombra, che caliginosa, fendeva tenebre, e vicoli. Quell'odore mi devastava tanto quanto m'era ignoto. Mi s'infilava come ago, in ogni mia cruna. Ero come un animale , alla Sua mercé. Sfondai quel che rimaneva del pertugio e me la ritrovai lì, in fondo alle scale, con quella veste che corvina nulla celava e tutto m'offuscava: fuorché l'origine della pazzia, ch'era la mia. Manco dello sguardo ebbe a degnarmi. Gli archetti carezzavano lo stelo,  il tulipano prillò e il nettare che ivi v'era confinato s'agitò in cavalloni. S'agitarono pure le sue gambe,  che come sipario mi s'aprirono dinanzi. E poi ancora, me le sventagliò dirimpetto come un'aguzzina  che beata, godeva. Mi ci scagliai famelico, ma caddi a terra, e alle mani un legaccio. Fu allora, che nel silenzio, ella m'erudì. Il Barbaresco ,  impetuoso come un solitone debordò dal

Penetrami con gentilezza, finiscimi in versi

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Così come dei probi la gentilezza è d'elezione l'arma, così i versi spillano il nettare  col qual del mio amor ti faccio piena.

Scelsi te

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Scelsi te Scelsi te, perché non avevi occhi che per me. Scelsi te, perché era tutto quello che volevo. Scelsi te, perché eri tutto quello che non m'era mai piaciuto: ed era tutto insieme. Scelsi te, perché conoscitrice di mondi. Scelsi te, perché saturasti il mio. Scelsi te,  perché l'unico modo per amarti era sorriderti, mentre mi mentivo. Scelsi te, perché avevo bisogno di un vizio, per ricordarmi d'essere ancora un uomo. Scelsi te, perché cieco avevo bisogno d'una prova sorda. Scelsi te, perché fosse chiaro a tutti, quanto io non sapessi scegliere . Ma neanche morire: e scelsi me. M. ( L'uomo dei difetti... )

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