L'Odore della notte
M'innamorai della luce,
perché ero solo,
cieco e morto.
Ho goduto di quello che non era il mio,
ma ch'era per me:
come se null'altro lo fosse mai stato.
Ho respirato ove origina la vita,
perché mi si togliesse il fiato.
L'umettai con lacrime allorquando il volto m'adombrava,
come fosse il Paese che s'era fatto carne.
M'innamorai della notte,
perché nel mentre che mi smorzava la luce,
della Vita,
io prepotente ne riconobbi l'Odore.
L'odore è inconfondibile.
RispondiEliminaGrande Massimo.
Grazie, caro Gus... L'Odore ti si impregna addosso e sottopelle, e da quel momento, non pensi che a quello: è forse la forma di memoria che prediligo.
EliminaComplimenti... veramente molto bella :-)
RispondiEliminaMi fa piacere questi mie versi ti siano graditi: grazie!
EliminaIl mio augurio per una splendida sera.
I tuoi versi non hanno eguali. Solo tu avresti saputo dire così bene di quella Vita con l'Odore incastrato nella Notte. Magia. Adoro leggerti.
RispondiEliminaCarissima, Regina... Sono felice di leggerti al mio desco. Ormai ci conosciamo da anni, così come sappiamo riconoscere i nostri rispettivi stili. Sono contento che questa mia riflessione in versi ti abbia "toccata". La stima, come ben sai, è reciproca.
EliminaA presto... E nel frattempo ti auguro una sera serena!