Post

Visualizzazione dei post da gennaio, 2020

Era solo un treno

Immagine
Nel mio cielo s'aprì uno squarcio, un lampo improvviso e trasalii. «Mi accompagni alla stazione?», dalla sua voce mi resi conto che a tremare ero solo io. «Non farmi prendere il tassì, così ci salutiamo, no?», come se fossimo due vecchi amici, il cui fine ultimo era quello di spartirsi quattro baci sulle guance: caro, cara, è stato un piacere e tanti saluti.      Sei scatoloni 30x30x30 erano tutto ciò che rimaneva di sette anni passati a dirsi ti amo . Quella ch'era stata la locuzione più avvolgente, che consideravo d'arrivo e crociera, avevo finita per odiarla. Così come m'odiavo io: perché trincerato nel mutismo ero solo un povero stronzo, che non vedeva ciò che, forse, era sotto gli occhi di tutti.      La notte appena trascorsa la passai a sbraitare con la giugulare che lievitava assieme alle urla che tiravo e le frasi che imbastivo, sempre le stesse: perché non capivo. «Cos'è successo! Perché non parli con me! Abbiamo fatto l'amore fino all'altro ieri!

Post più popolari

Sincronicità

Nudo