A ventun anni facevo lo studente, mangiavo pizza cinque giorni su sette e vivevo in un buco da quattrocentoottantaquattromila lire al mese; nella zona est della città. Ricordate la réclame delle caramelle Polo? Si chiudeva con una voce maschile, imperturbabile, che declamava un artico editto: Polo, il buco con la menta intorno . Ecco, il mio buco era simile, solo che intorno, invece della menta, c’erano palazzi abitati da pupazzi, che non vedevo mai. Sapevo ch’erano gremiti di gente, lo testimoniavano pure le antenne che, a bizzeffe, spuntavano fitte fitte sopra i tetti. Ma per me erano costruzioni fantasma. Tutti conoscevano tutti, ma io non conoscevo nessuno, se escludiamo i malcapitati che fluttuavano attorno (e dentro) al mio stesso residence. Residenza in cui vissi due anni e, a parte qualche piacevole fuoriprogramma, il bilancio fu decisamente negativo. Vi racconto solo com’è che me ne andai, di punto in bianco. Quella che presi in affitto, o meglio, quell
I palloni gonfiati sono pieni di presunzione: un gas inodore, incolore e insapore.
RispondiEliminaUn sincero (A)bbraccio...
Sai qual è la differenza tra un pallone e un Pallone gonfiato? Che il pallone cresce col gas, il Pallone gonfiato con le attenzioni. Più gli dai spago e più lievita. Fa parte della sua natura. Ce ne sono d'ogni ordine e mazzo, ma quelli che reputo i più subdoli sono i pontificatori, che senza conoscerti sono pronti a dirti chi sei, come sei e perché lo fai.
EliminaIl mio (A)bbraccio sincero...