Nudo



Ci fu un tempo in cui m'ero quasi convinto
d'essere un uomo intelligente.
Poi, conobbi l'amore.

Dunque mi convinsi d'essere un uomo felice.
Poi, conobbi la vita.

Allora mi trovai un tetto.
Oggi, sono un viandante.

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Commenti

  1. Mi fa davvero piacere Ti sia piaciuto...
    Grazie!

    Torna quando vuoi. Al mio desco, sei la benvenuta.

    RispondiElimina
  2. Risposte
    1. Forse il bello di riconoscersi viandanti sta proprio nello scoprirsi strada facendo...

      Ti (A)uguro un sereno fine settimana, Franco... Sei il benvenuto al mio umile desco.

      Elimina
  3. Io devo ancora riconoscere cosa sono...
    Intanto, un abbraccio!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io sono un viandante che, attualmente, s'aggira nella penombra di viali malfamati, e veri.

      Il mio abbraccio, carissima Regina: a presto!

      PS: non appena ti sarai riconosciuta, fammi un fischio! ;-) ;-)

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    2. Massi..un Abbraccio..angelisa

      Elimina
    3. Ciao, carissima Angelisa: che sorpresa! Sono anni che non ti sento! Mi auguro vada tutto bene...
      Ti lascio il mio abbraccio sincero: buonissima sera!

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  4. La sola certezza è che dubitiamo di tutto, mio (C)arissimo (A)micheTTo: se c'è una proprietà transitiva che autorizzi il dubbio a diventare certezza, dovrai preventivare un ripescaggio dell'(A)more e della (F)elicità.
    Un (A)bbraccioTTo...

    RispondiElimina
    Risposte

    1. (T)u sei la mia (A)micheTTa, qui non sei la mia (L)ocandiera, ergo: a (T)e mi (C)onfesso.

      Questa riflessione la scrissi in un momento ben delineato della mia esistenza.

      Ci fu un tempo in cui m'ero quasi convinto d'essere un uomo intelligente.
      Poi, conobbi l'amore.
      Un uomo intelligente è un uomo che sa usare la ragione, ma quando è avvolto e coinvolto, tende a perdere la razionalità. Perché l'amore, in un certo senso, fa regredire ad uno stadio di piacevole stupidità.

      Allora mi convinsi d'essere un uomo felice.
      Poi, conobbi la vita.
      A quel punto, pensavo di avere tutto, ma la vita ha preso a presentarmi i primi conti, i primi fendenti, e così cominciai a dimenticare la felicità.

      Allora mi trovai un tetto.
      Oggi, sono un viandante...
      Così, cercai stabilità e pensai (neanche troppo convinto) di averla trovata, perché un uomo ha bisogno di radici. Ma con la testa ero sempre altrove, perché la felicità non si compra né si costruisce col solo sudore.

      (T)i (A)bbraccio fortissimo, (A)micheTTa mia...

      Elimina
  5. NUDO.

    Ci fu un tempo in cui m'ero quasi convinto d'essere un uomo intelligente.
    **Poi, conobbi l'amore.**

    Allora mi convinsi d'essere un uomo felice.
    **Poi, conobbi la vita.**

    Allora mi trovai un tetto.
    **Oggi, sono un viandante...**

    M.
    (L'uomo dei difetti...)

    https://massimilianomarigliani.blogspot.com/2015/04/nudo.html

    Carissimo Massimiliano, ciò che non dovresti mai scrivere è UOMO DEI DIFETTI.
    Ogni cosa anche la errata insegna agli altri per evitare di sbagliare altri che poggiano naso e occhi sul tuo passo scritto, cioè coloro che ti leggono..
    Nel caso di oggi, ti sei visto, INTELLIGENTE, UN UOMO FELICE, POI IN VIANDANTE.
    Per tre volte hai visto bene poi, sei divenuto un viandante, ma dimmi chi, non è un viandante, abbiamo tutti bisogno di appoggio, e sostegno ai nostri pensieri, alle nostre azioni, ai nostri esperimenti.
    IL VIAGGIO DEI VINDANTI, PROSEGUE, FINO ALL' ULTIMA FERMATA... Buon pomeriggio Massimiliano, in gamba amico mio...
    :hugging::hearts::hugging::hearts::hugging:

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Buongiorno, carissimo Gianni, felici di leggerti al mio umile desco. ;-)

      Ordunque,
      in questa riflessione ho cercato di sintetizzare TRE tappe fondamentali della mia vita. Ed ecco spiegato il motivo del rigo di separazione tra le coppie di versi.
      C'è l'uomo che si rende conto che il sentimento dell'amore allorquando intenso può "offuscare" la razionalità, rendendoti piacevolmente più malleabile.
      C'è poi il fatto di sentirsi quindi innamorati e felici, ma ben presto la vita comincia a presentarti i primi conti, le prime inesorabili sofferenze che faranno passare in secondo piano la felicità che credevi d'aver agguantato: e ti rendi conto davvero che nulla è eterno e che la serenità è la somma di tanti (o pochi) istanti conquistati qua e là.
      Alla fine, senti il bisogno di mettere radici e cerchi una stabilità, un tetto. Ma con la testa stai altrove, forse ancora a quello che hai perduto. Si può essere viandanti pure stando incollati ad una sedia...

      Un abbraccio sincero. Sereno fine settimana!

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